Per quanto concerne l’accesso al nuovo Ecobonus 110% previsto per gli interventi di efficienza energetica (trainanti e non), è previsto:
Per espressa previsione normativa, sono detraibili nella misura del 110 per cento, nei limiti previsti per ciascun intervento, le spese sostenute per il rilascio del visto di conformità nonché delle attestazioni e delle asseverazioni.
La detrazione, inoltre, spetta anche per talune spese sostenute in relazione agli interventi che beneficiano del Superbonus, a condizione, tuttavia, che l’intervento a cui si riferiscono sia effettivamente realizzato. Si tratta, in particolare:
Il Superbonus si applica agli interventi effettuati da:
i condomìni;
le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni;
gli Istituti autonomi case popolari (IACP)
comunque denominati nonché dagli enti aventi le stesse finalità sociali
dei predetti Istituti, istituiti nella forma di società che rispondono
ai requisiti della legislazione europea in materia di “in house
providing”. In particolare, la detrazione spetta per interventi
realizzati su immobili, di loro proprietà ovvero gestiti per conto dei
comuni, adibiti ad edilizia residenziale pubblica.
Per tali soggetti il Superbonus spetta anche per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2022;
le cooperative di abitazione
a proprietà indivisa. La detrazione spetta per interventi realizzati su
immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri
soci.
dalle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale
di cui all’articolo 10, del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n.
460, dalle organizzazioni di volontariato iscritte nei registri di cui
alla legge 11 agosto 1991, n. 266, e dalle associazioni di promozione
sociale iscritte nei registri nazionali, regionali e delle provincie
autonome di Trento e Bolzano previsti dall’articolo 7 della legge 7
dicembre 2000, n. 383;
dalle associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte nel registro istituito ai sensi dell’articolo 5, comma 2, lettera c), del d.lgs. 23 luglio 1999, n. 242, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.
La
detrazione spetta ai soggetti che possiedono o detengono l’immobile
oggetto dell’intervento in base ad un titolo idoneo al momento di avvio
dei lavori o al momento del sostenimento delle spese, se antecedente il
predetto avvio. Si tratta, in particolare, del proprietario, del nudo
proprietario o del titolare di altro diritto reale di godimento
(usufrutto, uso, abitazione o superficie), del detentore dell’immobile
in base ad un contratto di locazione, anche finanziaria, o di comodato,
regolarmente registrato, in possesso del consenso all’esecuzione dei
lavori da parte del proprietario nonché dei familiari del possessore o
detentore dell’immobile.
I titolari di reddito d’impresa o
professionale rientrano tra i beneficiari nella sola ipotesi di
partecipazione alle spese per interventi trainanti effettuati dal
condominio sulle parti comuni.
Il Superbonus 110% non è applicabile per gli edifici e le unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali:
Nel caso in cui gli interventi trainanti non possono essere eseguiti perché vietati dai vincoli previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio o dai regolamenti edilizi, urbanistici e ambientali, la detrazione del 110% si applica a tutti gli interventi di efficienza energetica, anche se non eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi trainanti.
L’agevolazione fiscale consiste in detrazioni dall’imposta lorda ed è concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti o riducono il rischio sismico degli stessi.
In particolare, il Superbonus, spetta, a determinate condizioni, per le spese sostenute per interventi effettuati su parti comuni di edifici , su unità immobiliari funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi autonomi dall’esterno, site all’interno di edifici plurifamiliari, nonché sulle singole unità immobiliari.
In particolare, ai sensi dell’articolo 119 del Decreto Rilancio, le detrazioni più elevate sono riconosciute per le spese documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, per le seguenti tipologie di interventi (cd. “trainanti”) di:
isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro degli edifici, compresi quelli unifamiliari, con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo o dell’unità immobiliare sita all’interno di edifici plurifamiliari che sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, e/o il raffrescamento e/o la fornitura di acqua calda sanitaria sulle parti comuni degli edifici, o con impianti per il riscaldamento, e/o il raffrescamento e/o la fornitura di acqua calda sanitaria sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari site all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
interventi antisismici di cui ai commi da 1-bis a 1-septies dell’articolo 16 del decreto-legge n. 63 del 2013 (cd. sismabonus).
Il Superbonus spetta anche per le seguenti ulteriori tipologie di interventi (cd. “trainati”), a condizione che siano eseguiti congiuntamente con almeno uno degli interventi trainanti precedentemente elencati:
di efficientamento energetico * rientranti nell’ecobonus, nei limiti di spesa previsti dalla legislazione vigente per ciascun intervento (cfr. Tabella n. 1);
l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici di cui all’art. 16-ter del citato decreto-legge n. 63 del 2013.
* Previsti dall’articolo 14 del decreto legge n. 63 del 2013.
Qualora si effettuino, o sulle parti comuni o sulle singole unità abitative, altri interventi previsti dall’ecobonus (es. infissi, schermature solari, sistemi di building automation,), o si proceda all’installazione di impianti fotovoltaici, di sistemi di accumulo o di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, si potrà godere di una detrazione al 110%
sul valore complessivo di tutti gli interventi, a condizione che tali
interventi siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi
strutturali sopracitati. Gli interventi eseguiti devono
comportare nel loro complesso il miglioramento di almeno due classi
energetiche oppure, ove non possibile, il conseguimento della classe
energetica più alta.
Inoltre, si potranno effettuare tutti
gli interventi compresi nel cosiddetto sisma bonus, ossia tutti gli
interventi che hanno l’obiettivo di rendere più sicuro l’edificio in
termini di minore rischio sismico. Si godrà poi della detrazione al 110%
anche per la realizzazione di sistemi di monitoraggio strutturale
continuo a fini antisismici, se effettuata congiuntamente ad un
intervento antisismico sull’edificio. Inoltre, il beneficiario che ha
effettuato interventi antisismici riceverà la detrazione al 110% anche
sulle spese relative all’eventuale installazione di impianti
fotovoltaici e di sistemi di accumulo.
Per gli interventi diversi da quelli che danno diritto al Superbonus restano applicabili le agevolazioni già previste dalla legislazione vigente in materia di riqualificazione energetica.
Si tratta, in particolare, delle detrazioni spettanti per:
– interventi di riqualificazione energetica rientranti nell’ecobonus non effettuati congiuntamente a quelli che danno diritto al Superbonus, per i quali la detrazione attualmente prevista7 va dal 50% al 85% delle spese sostenute, in base alla tipologia di interventi effettuati, da ripartire in 10 quote annuali (cfr. Tabella n. 1);
– l’installazione di impianti solari fotovoltaici, diversi da quelli che danno diritto al Superbonus che rientrano, invece, tra gli interventi finalizzati al risparmio energetico di cui all’articolo 16-bis, comma 1, lett. h), del TUIR, nonché dell’installazione contestuale o successiva dei sistemi di accumulo funzionalmente collegati agli impianti solari fotovoltaici stessi. Ai sensi di tale ultimo articolo, la detrazione è attualmente pari al 50% delle spese sostenute da ripartire in 10 quote annuali;
– l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici, diverse da quelle che danno diritto al Superbonus, che rientrano tra gli interventi ammessi alla detrazione di cui all’articolo 16-ter del decreto-legge n. 63 del 2013, pari al 50% delle spese sostenute, da ripartire tra gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo.
Se l’intervento realizzato ricade in diverse categorie agevolabili, il contribuente potrà avvalersi, per le medesime spese, di una sola delle predette agevolazioni, rispettando gli adempimenti specificamente previsti in relazione alla stessa.
Qualora, invece, si realizzano più interventi riconducibili a diverse fattispecie agevolabili il contribuente potrà fruire di ciascuna agevolazione, nell’ambito di ciascun limite di spesa, a condizione che siano distintamente contabilizzate le spese riferite ai diversi interventi e siano rispettati gli adempimenti specificamente previsti in relazione a ciascuna detrazione.
Interventi principali ammessi | Spesa massima |
COIBENTAZIONE INVOLUCRO** opaco con SUPERFICIE interessata >25% della superficie disperdente. Superficie verticale, orizzontale e inclinata | 1 unità € 50.000,00 Da 2 a 8 unità: € 40.000,00 Oltre 8 unità: € 30.000,00 nel caso in cui l’edificio sia composto da 15 unità immobiliari, il limite di spesa ammissibile alla detrazione è pari a 530.000 euro, calcolato moltiplicando 40.000 euro per 8 (320.000 euro) e 30.000 euro per 7 (210.000 euro).
|
Sostituzione parti comuni impianti esistenti con impianto centralizzato a: Caldaia condensazione (Classe A) Pompe di calore Ibridi Geotermici Microgenerazione Teleriscaldamento* Fotovoltaico (in abbinamento) | Fino a 8 unità: € 20.000,00 per unità Oltre 8 unità: € 15.000,00 per unità Sono inoltre ammesse le spese relative all’adeguamento dei sistemi di distribuzione (tubi), emissione (sistemi scaldanti) e regolazione (sonde, termostati e valvole termostatiche). nel caso in cui l’edificio sia composto da 15 unità immobiliari, il limite di spesa ammissibile alla detrazione è pari a 265.000 euro, calcolato moltiplicando 20.000 euro per 8 (160.000 euro) e 15.000 euro per 7 (105.000 euro). |
Sostituzione impianti in edificio unifamiliare o unità con accesso esterno indipendente a: Caldaia condensazione (Classe A) Pompe di calore Ibridi Geotermici Microgenerazione Teleriscaldamento* Biomasse* Fotovoltaico (in abbinamento) | 30.000,00 € Sono inoltre ammesse le spese relative all’adeguamento dei sistemi di distribuzione (tubi), emissione (sistemi scaldanti) e regolazione (sonde, termostati e valvole termostatiche). |
*ammessi unicamente per edifici in comuni montani non interessati dalle procedure di infrazione alle norme Europee nei confronti degli obblighi sulle emissioni di PM10
**I materiali isolanti utilizzati devono rispettare i criteri ambientali minimi di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 11 ottobre 2017.
Fotovoltaico e colonnine di ricarica
I commi 5, 6, 7 e 8 presentano la detrazione al 110% per l’installazione di pannelli fotovoltaici e colonnine di ricarica per veicoli elettrici. In entrambi i casi si tratta di lavori subordinati che devono essere eseguiti insieme ad uno dei principali indicati al comma 1.
Il limite di spesa per l’impianto fotovoltaico è fissato in 2400 € per ogni kW di potenza prodotto con limite massimo a 48 mila euro, non cumulabile con altri sistemi di incentivazione come lo scambio sul posto.
In caso di installazione, da parte delle comunità
energetiche rinnovabili costituite in forma di enti non commerciali o di
condomìni, di impianti fino a 200 kW, che aderiscono alle
configurazioni di cui all’articolo 42-bis del decreto legge n. 162 del
2019, il Superbonus si applica alla quota di spesa corrispondente alla
potenza massima di 20 kW.
Per la quota di spesa corrispondente alla
potenza eccedente i 20 kW spetta la detrazione ordinaria prevista dal
TUIR11, nel limite massimo di spesa complessivo di euro 96.000 riferito
all’intero impianto.
Se l’installazione delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici è eseguito congiuntamente ad un intervento di isolamento termico delle superfici opache o di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale che danno diritto al Superbonus, la detrazione prevista dall’articolo 16-ter del decreto-legge n. 63 del 2013, calcolata su un ammontare massimo delle spese pari a euro 3.000, è elevata al 110%.
Interventi ammessi | Spesa massima |
Installazione di impianto fotovoltaico se realizzato congiuntamente ed uno dei precedenti. La detrazione è riconosciuto anche per l’installazione di sitemi di accumulo integrati negli impianti fotovoltaici | € 48.000,00 con limite di € 2.400,00 per ogni kW potenza impianto. € 1.000 per ogni kWh di capacità di accumulo del sistema di accumulo. Il limite di spesa per l’installazione dell’impianto fotovoltaico e del sistema di accumulo è ridotto ad euro 1.600 per ogni kW di potenza nel caso in cui sia contestuale ad un intervento di ristrutturazione edilizia, di nuova costruzione o di ristrutturazione urbanistica, di cui all’articolo 3, comma 1, lettere d), e) ed f), del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380. |
Installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici se realizzato congiuntamente ad uno dei principali | Limite previsto 3.000,00 € per ciascun intervento di acquisto e posa in opera delle infrastrutture |
Infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici
Il Superbonus si applica alle spese sostenute, su un ammontare massimo delle spese stesse pari a euro 3.000, per l’installazione delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici nonché per i costi legati all’aumento di potenza impegnata del contatore dell’energia elettrica, fino ad un massimo di 7 kW, di cui all’articolo 16-ter del decreto-legge n. 63 del 2013.
Il limite di spesa ammesso alla detrazione, pari a 3.000 euro, è annuale ed è riferito a ciascun intervento di acquisto e posa in opera delle infrastrutture di ricarica. Nel caso in cui la spesa sia sostenuta da più contribuenti la stessa, nel limite massimo previsto, va ripartita tra gli aventi diritto in base al costo sostenuto da ciascuno. Il predetto limite è, inoltre, riferito a ciascun contribuente e costituisce, pertanto, l’ammontare massimo di spesa ammesso alla detrazione anche nell’ipotesi in cui, nel medesimo anno, il contribuente abbia sostenuto spese per l’acquisto e la posa in opera di più infrastrutture di ricarica.
Ai fini dell’applicazione del Superbonus l’installazione deve essere eseguita congiuntamente ad un intervento di isolamento termico delle superfici opache o di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale
Building automation
Per acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, di produzione di acqua calda, di climatizzazione delle unità abitative, non è previsto un limite.
Schermature solari
Acquisto e posa in opera di schermature solari € 60.000
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La detrazione è riconosciuta nella misura del 110%, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo.
Per
gli interventi realizzati su edifici unifamiliari o sulle unità
immobiliari site all’interno di edifici plurifamiliari, funzionalmente
indipendenti e che dispongono di uno o più accessi autonomi
dall’esterno, il Superbonus spetta per le spese sostenute dalle persone
fisiche per interventi realizzati su un massimo di due unità
immobiliari. Tale limitazione non opera per le spese sostenute per gli
interventi effettuati sulle parti comuni dell’edificio, nonché per gli
interventi antisismici.
Indipendentemente dalla data di
avvio degli interventi cui le spese si riferiscono, in linea con la
prassi in materia, per l’applicazione dell’aliquota corretta occorre
fare riferimento:
alla data dell’effettivo pagamento (criterio di cassa) per le persone fisiche, gli esercenti arti e professioni e gli enti non commerciali;
alla data di ultimazione della prestazione,
indipendentemente dalla data dei pagamenti, per le imprese individuali,
le società e gli enti commerciali (criterio di competenza).
In ogni caso, come tutte le detrazioni d’imposta, l’agevolazione è ammessa entro il limite che trova capienza nell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi. In sostanza, la quota annuale della detrazione che non trova capienza nell’imposta lorda di ciascun anno, non può essere utilizzata in diminuzione dell’imposta lorda dei periodi d’imposta successivi, nè essere chiesta a rimborso.
Ai sensi
dell’articolo 121 del Decreto Rilancio i soggetti che sostengono, negli
anni 2020 e 2021, spese per gli interventi elencati al paragrafo
successivo possono optare, in luogo dell’utilizzo diretto della
detrazione spettante, alternativamente:
a) per un contributo, sotto
forma di sconto sul corrispettivo dovuto, di importo massimo non
superiore al corrispettivo stesso, anticipato dal fornitore di beni e
servizi relativi agli interventi agevolati. Il fornitore recupera il
contributo anticipato sotto forma di credito d’imposta di importo pari
alla detrazione spettante, con facoltà di successive cessioni di tale
credito ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli
altri intermediari finanziari;
b) per la cessione di un credito
d’imposta corrispondente alla detrazione spettante, ad altri soggetti,
ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari, con
facoltà di successive cessioni.
L’opzione può essere effettuata in relazione a ciascuno stato di avanzamento dei lavori che, con riferimento agli interventi ammessi al Superbonus, non possono essere più di due per ciascun intervento complessivo. Il primo stato di avanzamento, inoltre, deve riferirsi ad almeno il 30% e il secondo ad almeno il 60% dell’intervento medesimo.
I
crediti d’imposta, che non sono oggetto di ulteriore cessione, sono
utilizzati in compensazione15 attraverso il modello F24. Il credito
d’imposta è fruito con la stessa ripartizione in quote annuali con la
quale sarebbe stata utilizzata la detrazione. La quota di credito
d’imposta non utilizzata nell’anno non può essere fruita negli anni
successivi, e non può essere richiesta a rimborso.
Non si applica il
limite generale di compensabilità previsto16 per i crediti di imposta e
contributi pari a 700.000 euro (elevato a 1 milione di euro per il solo
anno 2020), né il limite di 250.000 euro applicabile ai crediti di
imposta da indicare nel quadro RU della dichiarazione dei redditi17.
Inoltre,
non si applica il divieto di utilizzo dei crediti in compensazione, in
presenza di debiti iscritti a ruolo per importi superiori a 1.500
euro18.
La cessione può essere disposta in favore:
Le modalità di esercizio dell’opzione, da effettuarsi in via telematica, anche avvalendosi degli intermediari abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni19 saranno definite con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate.
Il Decreto Rilancio tra le misure fiscali a sostegno di imprese e cittadini prevede il super ecobonus 110%. La possibilità di ottenerlo è scattata dal primo luglio 2020: l’obiettivo da una parte è alleggerire i costi di restauro, adeguamento energetico e sismico dei proprietari di abitazioni, dall’altro favorire la ripartenza dei cantieri.
Il 16 luglio la
misura è stata confermata con la legge di conversione del DL Rilancio.
Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, si dovranno attendere i
provvedimenti attuativi dell’Agenzia delle Entrate e del Mise – Ministero dello Sviluppo Economico.
Con ecobonus 2020 genericamente si intendono tutte quelle agevolazioni previste dallo Stato per i proprietari di immobili che decidono di effettuare lavori particolari ai loro edifici. Interventi volti a migliorare l’efficienza energetica della struttura, ma anche la ristrutturazione e azioni mirate a migliorare le prestazioni antisismiche degli edifici (sismabonus).
Fino a maggio 2020, le percentuali detraibili variavano per le diverse tipologie di lavori e non erano previste detrazioni così alte come quelle previste dal Decreto Rilancio (pubblicato il 20 maggio in Gazzetta Ufficiale). Come indicato sul portale Enea – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, le detrazioni fino al Decreto Rilancio riguardavano:
Queste percentuali erano considerate valide per interventi dal primo gennaio al 31 dicembre 2020. Tuttavia, a maggio con il Decreto Rilancio sono state previste modifiche in seguito all’emergenza coronavirus.
Le detrazioni previste dal Decreto Rilancio per l’ecobonus 2020 riguardano le spese fatte dal primo luglio al 31 dicembre 2021. La percentuale di detrazione prevista dal nuovo decreto è del 110%.
La norma all’articolo 128 spiega quali sono gli interventi detraibili con questa percentuale:
Il Decreto Rilancio pubblicato in Gazzetta Ufficiale spiega che la detrazione è possibile anche per interventi sulle seconde case, ma queste non devono essere unifamiliari. Tra giugno e luglio la norma è stata riformulata prevedendo anche strutture unifamiliari e anche su richiesta da parte delle Onlus.
Il Decreto Rilancio prevede la possibilità di accedere alla super detrazione dell’ecobonus 2020 anche per interventi di efficientamento energetico abbinati ad almeno uno dei tre interventi precedentemente descritti. Per usufruire della detrazione al 110%, non basta quindi svolgere interventi come sostituzione e posa di infissi, adottare schermature solari o sostituire impianti di climatizzazione con caldaie a condensazione con efficienza almeno di classe A, ma questi lavori devono essere svolti in congiunzione con quelli spiegati nei tre punti precedenti.
Gli interventi devono garantire che l’edificio migliori di almeno due classi energetiche. O comunque della classe energetica più alta che si può ottenere. Per ottenere l’ecobonus 2020 al 110%, è necessario dimostrare questo aspetto tramite APE – Attestato di prestazione energetica, un documento che viene rilasciato dal nostro studio tecnico.
Per richiedere la detrazione, è necessario inoltrare la richiesta tramite il sito istituzionale dell’Agenzia ENEA.
Il primo step da compiere è registrarsi e accedere al sistema. Poi, bisogna inserire i dati anagrafici del beneficiario della detrazione, nonché quelli relativi all’immobile su cui si sono svolti gli interventi. Bisogna indicare nella procedure il comma di legge da applicare, compilare gli allegati e dopo aver verificato i dati si può inviare la dichiarazione.
Il
Decreto Rilancio prevede che il contribuente possa scegliere di
usufruire dell’ecobonus al 110 per cento sotto forma di uno sconto nella
fattura che viene emessa dal fornitore dei lavori. Il fornitore a sua
volta potrà recuperare tale sconto, in forma di credito di imposta.
Il Decreto Rilancio prevede che tutti i contribuenti abbiano la possibilità di cedere il credito relativo all’ecobonus 110% alle ditte che si occupano dei lavori oppure alle banche.
Vivi in una zona particolarmente ventosa?
Allora dovresti valutare l’installazione di un minieolico o eolico domestico.
Questo sistema trasforma l’energia cinetica del vento prima in energia meccanica (attraverso il movimento delle pale eoliche) e poi in energia elettrica grazie a un generatore collegato alle lame.
Prima di acquistare qualsiasi impianto, occorre sempre effettuare un’analisi del sito in cui si vuole installare.
Un semplice impianto eolico domestico off grid è formato da:
La prima questione da prendere in considerazione è proprio la velocità del vento nel luogo in cui prevediamo di installare l’impianto.
Occorre verificare che il tetto o il giardino scelto soddisfino i requisiti minimi di ventosità che rendono conveniente l’installazione di una microturbina eolica.
Potete verificare anche in autonomia grazie all’Atlante Eolico d’Italia, da cui si può notare che le isole (Sardegna, Sicilia ecc) e le zone costiere e montane sono il sito perfetto per l’installazione di un minieolico.
Il mercato italiano propone una discreta gamma di aerogeneratori di piccole dimensioni.
Il prezzo medio è molto variabile e dipende senza alcun dubbio principalmente dalla potenza (in Watt) dell’impianto installato.
Esistono generatori da 1 a 3 kilowattora. Per fare un esempio, un generatore da 1 Kilowatt in una zona in cui il vento soffia a 5 m/sec (20km/h) può produrre circa 1000 kWh all’anno, all’incirca un terzo o la metà del fabbisogno di una famiglia di quattro persone
L’energia eolica è una fonte rinnovabile che sfrutta una tecnologia matura ma che ancora vede diverse prospettive di miglioramento. Tra i vantaggi principali citiamo:
L’Energia Solare (gratis, pulita ed inesauribile) è la più naturale fonte di energia del nostro pianeta.
Grazie a tecnologie innovative e in continuo sviluppo, i moduli fotovoltaici sono in grado di sfruttare l’infinita energia del sole per la produzione di energia elettrica.
Il Solare è già il presente e sarà sempre più importante per il nostro futuro; rappresenta la scelta più intelligente per avere l’energia che ci occorre da fonti rinnovabili, senza inquinare, per uno sviluppo sostenibile.
Scegliere il Fotovoltaico significa garantirsi Notevoli Vantaggi sotto due punti di vista molto importanti:
Ridurre le proprie bollette elettriche è una necessità sempre più impellente: come per i privati è necessario ridurre i costi relativi alle richieste mensili di energia elettrica, anche per le aziende ridurre tale costo rappresenta un notevole risparmio sui costi di gestione che potrebbe essere reinvestito, ad esempio, in ricerca ed innovazione.
In virtù di questi vantaggi, il fotovoltaico costituisce oggi una delle forme di produzione di energia da fonti rinnovabili a più larga diffusione a livello mondiale e maggiormente incentivata dalle politiche energetiche di molti paesi. Il fotovoltaico è in effetti oggi una forma di investimento redditizia e sostenibile.
Le suddette Agevolazioni permettono di rientrare nell’investimento fatto in tempi brevissimi.
Possibilità di utilizzo di un Sistema con Batterie di Accumulo Energia per gli usi serali.
A. Rientro dell’investimento in 5 anni circa grazie al notevole abbattimento dei costi degli impianti fotovoltaici che si è avuto negli ultimi anni.
B. La DURATA IN VITA dell’impianto è di oltre 30 anni.
C. I RICAVI, sicuri che si realizzano, rappresentano circa un 20% all’anno
rispetto all’investimento fatto. Oggi non vi è nessun prodotto
finanziario (vedi Banche e/o Poste) che offre tanto in modo certo e
sicuro.
Ecco perché scegliere oggi il Solare Fotovoltaico Conviene………..e non poco
Ammortamento in tempi brevi – Durata del prodotto molto lunga
Notevoli guadagni rispetto all’investimento fatto.
Dal punto di vista economico anche perché il costo dell’energia elettrica aumenterà sempre.
Inoltre il Fotovoltaico accresce il valore del tuo immobile. Alta resa e manutenzione minima.
Decidere di installare un impianto fotovoltaico significa dire
“ADDIO PER SEMPRE” ALLE ONEROSE BOLLETTE ELETTRICHE
Ridurre le proprie bollette elettriche è una necessità sempre più impellente: come per i privati è necessario ridurre i costi relativi alle richieste mensili di energia elettrica, anche per le aziende ridurre tale costo rappresenta un notevole risparmio sui costi di gestione che potrebbe essere reinvestiti, ad esempio, in ricerca ed innovazione. Il costo dell’energia elettrica aumenterà sempre. Inoltre il Fotovoltaico accresce il valore del tuo immobile. Alta resa e manutenzione minima. L’aliquota IVA è al 10% (tariffa IVA agevolata).
L'energia solare raffigura da sempre la fonte rinnovabile per eccellenza, oggi è diventata anche il simbolo di un modo diverso di concepire l'energia e lo sviluppo economico.
Il Sole è la principale fonte energetica per il nostro pianeta. Oggi tuttavia, la continua richiesta di energia non è conciliabile con la disponibilità naturale dell’ecosistema Terra - atmosfera - risorse. È importante quindi, nel più breve tempo possibile, adottare provvedimenti concreti verso le energie oggi definite alternative.
Oggi l’energia solare è l’energia rinnovabile più a portata di mano e con le tecnologie messe a disposizione da ecosuntek è possibile captare e utilizzare in tempo reale questa enorme ed inesauribile sorgente di energia.
Sfrutta l'energia del sole per produrre acqua calda e integrare il riscaldamento della tua casa in modo autonomo ed economico.
Un impianto solare termico consente di trasformare direttamente l’energia solare incidente sulla superficie terreste in energia termica, senza nessuna emissione inquinante e con un risparmio economico delle fonti energetiche tradizionali (energia elettrica o combustibili fossili) importante. L’energia termica così generata viene raccolta in genere sotto forma di acqua calda.
Il Sole sprigiona energia nello spazio con una potenza di emissione enorme, che arriva ai confini della nostra atmosfera con un flusso pari a 1353 W/mq. Guardando la mappa di irradiazione solare annua(PVGIS) possiamo vedere che in Italia sulla fascia con 1200 kWh/m2/ anno, quindi al nord, occorrono solo 2,8 mq di superficie per scaldare un bollitore da 200 litri di acqua, da 15 °C a 55°C in un ora.
L’impianto solare termico è costituito:
Le tipologie di pannelli solari termici più diffusi sul mercato sono principalmente due:
Gli impianti solari termici a loro volta sono suddivisi in 2 tipologie:
I pannelli piani vetrati sono costituiti da una piastra
metallica posta all'interno di un involucro isolato termicamente,
ricoperto anteriormente da una superficie vetrata. La radiazione solare
attraversa la superficie vetrata ed è assorbita dalla piastra metallica
che si riscalda. Il vetro è utilizzato perché impedisce alla radiazione
riflessa dalla piastra di essere dispersa nell'ambiente, realizzando
quello che viene definito "effetto serra". Sul retro della piastra
metallica sono saldati i tubi in cui circola il liquido che trasferisce
il calore dal pannello al serbatoio di accumulo.
Questi pannelli hanno un buon rapporto costi/benefici e un
buon rendimento termico in applicazioni in cui le temperature richieste
non sono molto elevate, ad esempio per la produzione di acqua calda
sanitaria, per il riscaldamento degli ambienti con elementi radianti a
pavimento o per il riscaldamento delle piscine.
I pannelli sottovuoto sono caratterizzati da condotti di vetro posti sottovuoto, al cui interno sono posizionate le tubazioni che, assorbendo la radiazione solare, riscaldano il liquido in circolazione. I pannelli sottovuoto sono di più complessa e costosa realizzazione rispetto ai pannelli piani. Allo stesso tempo però hanno un elevato rendimento grazie alle basse dispersioni di energia ottenute con l'impiego dei condotti sottovuoto. Il loro impiego si presta particolarmente per località a bassa insolazione oppure per applicazioni in cui si richiedono elevate temperature (come per esempio il riscaldamento attraverso radiatori o la produzione di vapore).
Negli impianti a circolazione naturale il bollitore è posto in testa
al pannello e viene sfruttato il principio naturale per cui il fluido
vettore, riscaldato dai raggi solari, tende a salire verso l'alto,
riscaldando l'acqua presente nel bollitore. Questo tipo di impianti è
adoperato in modo particolare per la sola produzione di acqua calda
sanitaria.
Questo sistema è veloce e conveniente e sfrutta semplicemente l’energia del sole per riscaldare l'acqua calda della tua casa senza l’ausilio di sistemi meccanici e di centraline.
Con la circolazione forzata il pannello solare viene collegato al
bollitore, posizionato in un vano tecnico, per mezzo di tubazioni.
La circolazione del fluido vettore avviene con l'ausilio di pompe elettriche gestite da una centralina di comando.
Questo sistema è ideale, oltre che alla produzione di acqua calda
sanitaria, anche per l'assistenza alla produzione di acqua per il
riscaldamento degli ambienti. Con questo sistema il serbatoio di
accumulo possiamo installarlo anche a parecchi metri di distanza, in un
locale tecnico o comunque in posizione verticale, favorendo così la
stratificazione dell’acqua per un prelievo sanitario fino all’ultima
goccia.
Naturalmente si tratta di un impianto più complesso che oltre ai
soliti collettori ed al serbatoio di accumulo ha bisogno per il suo
funzionamento di una pompa di circolazione, un vaso di espansione ed una centralina di comando che tramite sensori di temperatura riesce a gestire il sistema.
L'impianto solare termico scalda senza pensieri a circolazione forzata ha un’estetica molto gradevole ed è indicato in particolare per zone dal clima più rigido.
Chi installa un impianto solare può scegliere di sfruttare due vantaggi economici alternativi tra di loro:
Chi sceglie di installare un impianto solare termico, sia esso a
circolazione naturale che forzata, può detrarre fiscalmente l'intera
spesa ottenuta attraverso due tipologie di detrazioni (alternative tra
loro):
- Detrazione fiscale del 65% come previsto nella guida per "le
agevolazioni fiscali per il risparmio energetico". Questa detrazione è
valida fino al 30 Giugno 2013;
- Detrazione fiscale del 50%, come previsto nella guida per le
"ristrutturazioni edilizie". Questa detrazione è valida fino al 30
Giugno 2013 e, dopo tale data passerà dal 50% al 36%. Entrambe le
detrazioni sono rimborsate nell'arco di 10 anni.
- Titoli di Efficienza Energetica (TEE), anche noti come Certificati Bianchi.
Il 2 Gennaio 2013 è stato pubblicato il nuovo Conto Energia Termico che prevede un incentivo per chi installa impianti solari termici calcolato in base al metri quadri di pannelli solari installati. Per gli impianti solari con superficie lorda inferiore ai 50mq viene concesso un incentivo pari a 170€ al mq lordo all'anno per 2 anni. Sopra i 50mq l'incentivo erogato è pari a 55€ al mq lordo all'anno per 5 anni. La domanda per la richiesta degli incentivi và presentata entro 60 giorni dalla fine dei lavori di installazione.
Quanto rende?
I ritorni economici del solare termico sono sempre molto interessanti
grazie ai costi abbastanza contenuti di questa tipologia di impianti.
Grazie ai contributi pubblici disponibili sotto forma di finanziamenti a
fondo perduto e agli sgravi fiscali, è possibile migliorare
ulteriormente la convenienza del solare termico. Il tempo di ritorno
economico dell’investimento è pertanto da valutare, oltre che sulla base
dei dati d’impianto (costo, insolazione, fonte tradizionale sostituita e
suo costo, ecc.), anche dalla presenza o meno di tali incentivi.
Nell’esempio che segue sono riportati alcuni valori indicativi (non
attualizzati) per un impianto solare termico per acqua calda sanitaria
situato in Italia centrale.
Esempio di simulazione economica dell’impianto solare termico proposto e di benefici ambientali
La soluzione StorEdge accoppiata in DC di SolarEdge consente di ottimizzare al massimo l’efficienza del sistema di accumulo.
L’energia FV inutilizzata viene accumulata in una batteria prima della
conversione in alternata e convertita in AC solo quando necessaria per
l’utenza domestica.
La soluzione prevede l’utilizzo di un unico inverter sia per l’impianto
fotovoltaico che per l’accumulo, di una apposita interfaccia e di una
batteria ad alto voltaggio compatibile come LG Chem. La soluzione
StorEdge può essere integrata nei sistemi SolarEdge esistenti.
Più di 500.000 impianti fotovoltaici in funzione sono coinvolti in un processo serio ed economico per interventi di manutenzione, riqualificazione e controllo. La corsa all’allaccio, la difficoltà a volte di reperire inverter e moduli di qualità ha sicuramente penalizzato alcuni impianti che però beneficiano di una buona tariffa incentivante.
Il professionista esperto può quindi proporsi, oltre che per la manutenzione ordinaria, anche per interventi di monitoraggio dell’impianto, per valutarne le prestazioni ed i miglioramenti apportabili, la sostituzione di inverter o l’aggiunta di ottimizzatori di impianto apportando quindi un beneficio in termini di resa e quindi di incentivo.
Riguarda lo svolgimento di un insieme coordinato di lavorazioni specialistiche necessarie a recuperare, conservare, consolidare, trasformare, ripristinare, ristrutturare, sottoporre a manutenzione gli immobili di interesse storico soggetti a tutela a norma delle disposizioni in materia di beni culturali e ambientali. Riguarda altresì la realizzazione negli immobili di impianti elettromeccanici, elettrici, telefonici ed elettronici e finiture di qualsiasi tipo nonché di eventuali opere connesse, complementari e accessorie.
MBG
C.so Nazionale 304 Scafati (SA)
P.iva 05774630650
84018
Italia